Pescara, Antonelli replica a Del Vecchio su esito inchiesta interna dipendenti comunali

PESCARA – L’assessore al Personale Marcello Antonelli replicando alle ultime affermazioni del consigliere Del Vecchio, in merito all’esito dell’inchiesta interna che ha interessato 12 dipendenti del Servizio Sue del Comune di Pescara, ha detto tale consigliere  continua a confondere volutamente le competenze politiche con quelle strettamente tecniche nell’apertura dei procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti comunali. L’istruttoria inerente 12 dipendenti in contrasto con la dirigenza del Sue ha fatto capo esclusivamente a Organi tecnico-amministrativi assolutamente indipendenti dalla politica, peraltro un’istruttoria assolutamente garantista tanto che si è chiusa con un’assoluzione per tutti i dipendenti.
“Parliamo di 12 dipendenti che erano entrati in dissidio con la propria dirigenza, tanto da chiedere, provocatoriamente, il trasferimento collettivo – ha ricordato l’assessore Antonelli -. A rendere pubblica la vicenda tutta interna è stato, a suo tempo, il consigliere Pd Del Vecchio, peraltro con il dissenso degli stessi dipendenti interessati che hanno pubblicamente manifestato di non gradire una tale strumentalizzazione politica di una questione puramente tecnica. In altre parole, oggi solo chi ha dato pubblicità a un atto di ricognizione interna, ossia il consigliere Del Vecchio, creando un danno d’immagine agli interessati, ha il dovere di tentare di metterci una pezza a colori, con scarsi risultati. In merito alla vicenda, va ricordato che personalmente, con il sindaco Albore Mascia, abbiamo solo ascoltato i dipendenti proponendo un confronto con la dirigenza per trovare una soluzione utile a rasserenare gli animi e ripristinare un tranquillo clima di lavoro. Il resto dell’attività registrata, ossia l’inchiesta interna, fa riferimento alle competenze e prerogative disciplinate e stabilite dalla legge che attribuisce tali compiti alla struttura burocratica dell’Ente. Sindaco e assessore hanno solo favorito l’incontro e il dialogo tra dirigente e dipendenti. Il resto sta in capo ad altri Organi indipendenti dalla politica, Organi che peraltro non hanno aggredito alcuno, ma hanno solo avviato una procedura di contestazione che peraltro è stata fortemente garantista, tanto da chiudersi con un nulla di fatto. Non c’è stato alcun atteggiamento persecutorio o ci sarebbero state ben altre iniziative disciplinari. La politica di governo non fa da arbitro nei derby tra i dipendenti della struttura pubblica. Ci fa ora piacere osservare la sensibilità dimostrata dal consigliere Del Vecchio tesa, sembrerebbe, a tutelare i dipendenti; peccato che quella stessa sensibilità non l’abbia dimostrata quando era consigliere di maggioranza, tra il 2003 e il 2009, ossia quando si sostenevano gli ‘amici’, disdegnando coloro che non rientravano nella cerchia dei privilegiati”.