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Pescara, Alessandrini replica a Confcommercio su richiesta dimissioni Cuzzi

da Redazione

Il sindaco: “La tassa di scopo è un progetto, le bordate non servono, serve condividere un progetto”

PESCARA – Il sindaco di Pescara,Marco Alessandrini affida ad una nota,di seguito riportata, la replica a Confcommercio che ha richiesto le  dimissioni dell’Assessore Cuzzi   a causa della ventilata istituzione della tassa di soggiorno.

 “Confcommercio è un importante interlocutore dell’Amministrazione comunale e le sue proposte e osservazioni sono tenute nella debita considerazione, convinti come siamo che non si amministra senza il coinvolgimento delle espressioni vitali della città.Questo detto nessuno può immaginare di poter mettere alla porta un assessore al quale il sindaco ha scelto di affidare il compito di attuare un programma di governo scelto dai cittadini.L’impegno che con l’assessore Giacomo Cuzzi stiamo portando avanti è proprio quello di aumentare l’attrattività della città, soprattutto nel settore strategico del turismo e del commercio, che sono da alcuni anni in crisi dopo essere stati il motore del dinamismo economico della nostra città.Naturalmente un piano per rendere più attrattiva Pescara si fa con gli operatori del settore, come l’assessore ha d’altronde iniziato a fare, dialogando e concordando insieme le linee di azione e naturalmente occorrono anche risorse aggiuntive, vista la situazione che sta attraversando il Comune, così nota da non doverne qui riprecisare. La tassa di scopo è un’ipotesi in questo quadro, non è un “espediente” per organizzare concerti, ma un progetto trasparente che ha bisogno del contributo positivo di tutti per diventare occasione di rilancio del settore turismo e anche del settore commercio ad esso collegato, così come l’idea è stata presentata.Non servono bordate ad effetto, con queste difficilmente potremo produrre qualsiasi tipo di piano capace di funzionare. Serve semmai un progetto condiviso, capace di far venire più gente a Pescara e di soggetti pronti a lavorare insieme per questo fine”.

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