Geologi e scienziati si confronteranno , il 17 giugno, sui rischi e sulle risorse di questa area vulcanica
Si terrà il 17 giugno, alle ore 9.00, a Napoli presso il Complesso SS. Marcellino e Festo a Largo San Marcellino 10, il Convegno dal tema : “Campi Flegrei : Georischi e Georisorse”, che inizierà con i saluti del Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania,Francesco Peduto. Alle ore 11.00 incontro con la stampa.
L’evento è una occasione per far conoscere gli studi più recenti portati avanti dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra della Federico II su tematiche di grande interesse ed impatto sulla comunità. L’obiettivo è dimostrare che un territorio di grande bellezza, ma anche estremamente fragile e vulnerabile, può rappresentare un volano per uno sviluppo di cui l’intero comprensorio ha grande necessità.
Ha affermato Vincenzo Morra, consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania e Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Federico II di Napoli:
i Campi Flegrei si estendono fino a comprendere la città di Napoli e dunque il “rischio” è forse più elevato rispetto a quello che tutti prevedono per il più famoso Vesuvio .Ed il 17 Giugno conferenza a Napoli con geologi e scienziati per confrontarsi sui “rischi” e le risorse dei Campi Flegrei.
Questa area vulcanica rappresenta di contro anche un patrimonio di grande interesse che necessita solo di essere valorizzato e fruito dai napoletani e non solo. Benché le Scienze della Terra non siano “Scienze esatte”, l’ appuntamento di Napoli potrà chiarire che la ricerca di base ed applicata da parte dei geologi, in un contesto così articolato, è una risorsa irrinunciabile. I geologi hanno il gene della prevenzione nel loro DNA e questo, più spesso di quanto si possa immaginare, rappresenta una risorsa inestimabile.
Prevenendo e programmando possiamo gettare le basi anche per uno sviluppo economico stabile. Ma per prevenire e programmare c’è l’assoluto bisogno di aggiornare le conoscenze sull’ambiente geologico di riferimento, soprattutto quando si parla di un’area vulcanica attiva e di grande estensione.