Home » Eventi Abruzzo » Arte » “Lost Light, Luci Perdute”: a Teramo la mostra di Marco Lodola

“Lost Light, Luci Perdute”: a Teramo la mostra di Marco Lodola

da Direttore

L’esposizione resterà aperta fino al 25 aprile

TERAMO – Resterà aperta al pubblico fino al 25 aprile, la personale di Marco Lodola, artista contemporaneo tra i più apprezzati in Italia e all’estero e tra i protagonisti dell’ultima Biennale di Venezia.

Per tutto il mese di aprile, le “luci perdute” di Lodola illumineranno due tra i più suggestivi e importanti spazi urbani del capoluogo teramano, Piazza Sant’Anna e il sito archeologico di Torre Brucciata. Un vero e proprio “percorso” visivo basato su un insolito e accativante confronto tra antico e presente, tra l’iconografia pop racchiusa “sculture luminose” del maestro (famose le sue coloratissime “ballerine” senza volto) e il patrimonio storico-culturale della città di Teramo.

Le opere allestite nelle sale di Torre Bruciata usciranno all’esterno, in piazza di Sant’Anna, quasi a dialogare con il sito archeologico. Le luci e i colori che letteralmente animano le sculture si rifletteranno nelle coperture del sito e i loro raggi filtreranno al suo interno creando un cortocircuito concettuale e percettivo davvero sorprendente.

La mostra “Lost Light” è organizzata dall’Associazione Culturale “Big Match_BM Idea”, con la collaborazione del Comune di Teramo, della Provincia di Teramo, della Regione Abruzzo e del B.I.M. (Consorzio Bacino Imbrifero Montano dei comuni del Vomano e del Tordino).

Ricordiamo gli orari di apertura al pubblico: dal martedì al venerdì (18.00-21.00) – sabato e domenica (18.00-22), ingresso libero.

MARCO LODOLA – Nato a Dorno (Pavia) nel 1955, Marco Lodola è stato tra i fondatori del movimento del Nuovo Futurismo degli anni 80, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico, mutua dall’esperienza futurista l’uso del colore, dell’elettricità e della luce e l’attenzione agli elementi della cultura popolare. Da sempre interessato ai differenti linguaggi della creatività, compresi quelli mediatici, contorna con le sue luci e i suoi netti profili una folla di icone che splendono come tessere di un mosaico contemporaneo.
La sua incessante attività espositiva lo ha condotto, a partire dal 1983, nelle più importanti città italiane ed europee. Dal 1996 lavora a Miami, New York, Pechino e Rio de Janeiro partecipando a collettive internazionali e a progetti di arte urbana. L’eclettismo e la versatilità di questo artista lo portano a collaborare con importanti brand, come Fiat e Air One, e ad allestire scenografie per programmi televisivi e cinematografici, quali il 58° Festival di San Remo e il film “Questa notte è ancora nostra”. Recentemente è stato ospite, con enorme successo di critica e pubblico, del padiglione italiano della 53° Biennale di arte di Venezia.

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento