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Il Grosseto vince, Giannini si dimette

da Rita Consorte

PESCARA – Non sono bastati i tre punti ottenuti in trasferta sul campo del Pescara, per restituire serenità alla formazione toscana, quella del Grosseto, infatti al termine della gara mister Giannini, ha annunciato alla stampa le sue dimissioni irrevocabili.

Giannini: “Sono venuto qui semplicemente non per parlare della partita, ma per annunciare le mie dimissioni “ irrevocabili”. Non mi va – ha dichiarato il mister – di sentirmi messo in discussione partita dopo partita, un allenatore può essere giudicato dopo un periodo, siccome io sono un tipo che ama lavorare in un ambiente sereno e dal momento che mi sento di troppo, preferisco togliere il disturbo”.

Negli spogliatoi del Pescara, invece si registra un clima di amarezza per questa prima sconfitta casalinga, il primo a prendere la parola è stato l’allenatore boemo Zeman, che ha analizzato così la prima sconfitta:

Zeman: “Mi dispiace per la rete di Immobile: secondo me era regolare ma l’assistente non l’ha visto. Nel primo tempo – dice Zeman -, abbiamo sprecato molto, e siamo diventati nervosi. Nella ripresa abbiamo fatto molto male in fase di costruzione: eravamo piatti e statici, abbiamo agevolato la loro difesa. Sulle reti subite. Sul primo Balzano si trovava fuori posizione, sul secondo abbiamo perso Sforzini, che ha segnato un gran gol. Immobile – afferma il tecnico -, ha sbagliato tanto, dal punto di vista tecnico, nelle sponde e nei tempi delle giocate, il Pescara, non ha giocato con i movimenti giusti, non ha saputo leggere gli spazi disponibili”.

Il capitano Marco Sansovini, è stato l’autore dell’unica rete siglata dai biancoazzurri, una marcatura che gli consente di raggiungere quota dieci nella classifica capocannonieri.

Sansovini: “Abbiamo giocato una grande partita, ma è andata male. Può succedere, non è accaduto niente. Una sconfitta del tutto immeritata, soprattutto per le occasioni che abbiamo creato. C’era un rigore netto su di me – prosegue Sansovini -, per una ginocchiata di Giallombardo, che il direttore di gara ha ignorato”.

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