PESCARA – Il capogruppo della Lista Teodoro Massimiliano Pignoli nel corso di una conferenza stampa, ieri, ha illustrato la propria mozione sull’utilizzo delle sale dell’ex Aurum, nel cuore della pineta dannunziana.
La proposta di Pignoli è quella di dare la possibilità di utilizzare gratuitamente l’ex Aurum, per celebrare il matrimonio, a quelle coppie meno abbienti che percepiscono un reddito Isee inferiore agli 8mila euro l’anno. Tale proposta sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale di Pescara attraverso una mozione ,che vuole ristabilire un principio di equità sociale a favore di coloro che già quotidianamente devono confrontarsi con le difficoltà delle ristrettezze economiche.
Ha ricordato Pignoli:
negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale i matrimoni civili rispetto a quelli religiosi, in alcuni casi si tratta di una scelta, in molti altri di un obbligo, avendo magari, uno degli sposi, già contratto in precedenza un matrimonio in chiesa ed essendo reduce da un divorzio.
A Pescara oggi le coppie che si uniscono con rito civile hanno la possibilità di scegliere se celebrare la breve cerimonia a costo zero prezzo la Sala Giunta, in Comune, oppure se optare per le sale dell’ex Aurum, opzione introdotta dal precedente governo cittadino di centro-sinistra, che però, in questo caso, ha anche istituito l’obbligo di versare 300 euro quale rimborso forfettario a carico degli sposi per utilizzare la struttura più prestigiosa dal punto di vista estetico, sia nei giorni feriali che festivi.
Si tratta di una differenza sostanziale che spinge molti giovani a ripiegare sulla Sala Giunta per una evidente problematica economica divenendo vittime di una disparità di trattamento, condizione che ritengo inaccettabile. Tale riflessione ha determinato la mozione che presenterò nella prossima seduta del Consiglio comunale e in cui ‘impegno il sindaco e la giunta a modificare la delibera di giunta comunale 192 del 24 febbraio 2009, che istituiva l’utilizzo dell’ex Aurum per la celebrazione dei matrimoni, introducendo la postilla che qualora gli Uffici comunali dovessero accertare la volontà degli sposi di celebrare il proprio matrimonio presso l’ex Aurum e dopo aver verificato lo stato patrimoniale dei due sposi, tramite l’esibizione del modello Isee che certifichi un reddito non superiore agli 8mila euro, e quindi l’impossibilità per gli stessi di adempiere all’onorario stabilito’, ebbene ‘chiediamo a sindaco e giunta di introdurre la concessione gratuita dell’immobile per la cerimonia’. Sono certo che la proposta intercetterà il consenso unanime dell’intero Consiglio comunale.