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Controlli della Polizia provinciale sugli scarichi nel fiume Pescara

da Redazione

Sanzionato il depuratore del capoluogo adriatico, individuati due impianti sospetti

PESCARA – Prosegue    l’azione di controllo del territorio ad opera del personale del Corpo di Polizia Provinciale di Pescara guidato dal comandante , Giulio Honorati, che per alcune settimane  unitamente alle Guardie Ecologiche Volontarie e agli addetti dell’Arta, ha portato avanti un intervento  sugli scarichi che confluiscono nel fiume Pescara, con le conseguenti analisi dei prelievi eseguiti.

In particolare all’altezza del Fosso Cavone l’Unità Operativa di Polizia Ambientale ha proceduto al controllo dello scarico proveniente dal depuratore comunale di Pescara, gestito da Di Vincenzo Dino & C. SpA, per presunte anomalie: sono stati eseguiti i prelievi e gli esiti delle analisi hanno confermato l’irregolarità dello scarico per superamento dei limiti tabellari dell’Escherichia Coli, contravvenendo quindi alle prescrizioni autorizzative.

Si è proceduto pertanto all’identificazione del trasgressore e alla contestazione della violazione dell’art. 133 D.lgs 152/06 e s.m.i. che prevede per questo tipo di illecito la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro oltre al ripristino dello scarico entro i limiti tabellari stabiliti.

Un altro scarico anomalo è stato intercettato all’altezza della zona industriale di Pescara ed è stato quindi oggetto di controllo ma è risultato provenire dal territorio della provincia di Chieti (per l’esattezza si tratta di San Giovanni Teatino, Sambuceto). Pertanto è stata allertata, per competenza territoriale, la Polizia Provinciale di Chieti affinché esegua i controlli del caso.

Si è poi rilevato un terzo scarico, in questo caso proveniente dal territorio di Pescara, confluente in quello proveniente dalla provincia di Chieti. Tale scarico sarà oggetto di attento controllo da parte della Polizia Provinciale del capoluogo adriatico, con il supporto delle Guardie Ecologiche Volontarie.

“Queste operazioni – commenta Honorati – sono finalizzate alla prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti che attengono alla sicurezza ambientale e dei cittadini”.

 

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