I nerazzurri pagano un primo tempo disastroso
PESCARA – Successo per 7-3 del Pescara che in gara 2 playoff scudetto liquidano nel derby l’Acqua&Sapone Emmegross conquistando così la finale. Nel punteggio finale pesa in modo determinante il primo tempo che la squadra di Bellarte ha regalato a quella pescarese. Tanti errori, soprattutto in difesa, ha spianato la squadra all’avversario che in dodici minuti realizza ben 4 reti, chiudendo la prima frazione sul rassicurante 4-1. Un black out in una partita decisiva, ancora una volta. Così come successo nella semifinale di Winter Cup, proprio contro il Pescara (anche lì quattro gol subiti in pochi minuti), poi nei quarti di Coppa Italia, contro l’Asti. Un ko che probabilmente viene da lontano e da una stagione con troppi problemi, sotto tanti punti di vista, emersi tutti nei momenti cruciali dell’annata. Gli avversari, invece, ancora più determinati dopo le tre squalifiche subite lunedì scorso, ci mettono lo spirito di squadra che serve per vincere partite di questo livello.
IL MATCH – Il primo tempo, come detto, è scioccante. Rescia segna dopo 57’’ e si capisce quale Pescara i nerazzurri si troveranno di fronte. La veemenza e l’aggressività dei biancazzurri è tale da soffocare Murilo e compagni, che sono colpiti al cuore. PC radoppia al 2’ e poi Rescia si scatena e ne firma altri due. Una partita diventata un Everest in 12’ e mezzo. Nel mezzo, i nerazzurri prendono un legno e Capuozzo salva un gol fatto su Calderolli con una spaccata. Non resta che provarci subito con il portiere di movimento. Pochi istanti e Coco trova il gol con l’aiuto di Morgado. L’1 a 4 tiene in vita Mammarella e compagni. A proposito del portiere nerazzurro, il Palarigopiano lo ricopre d’insulti e improperi, dimenticando il suo ruolo di ambasciatore del futsal abruzzese nel mondo. L’unica macchia sulla notte magica dei pescaresi.
Nel secondo tempo Bellarte gioca dall’inizio con il portiere di movimento alternando Murilo, Coco e Caetano. Le occasioni sono talmente tante da non essere nemmeno quantificabili. Cuzzolino, Calderolli e Cavinato sbagliano dei gol già fatti con la porta praticamente spalancata. Un altro legno nega il secondo gol della speranza. Anche questo è un segno della grande tensione e del caldo soffocante del Palarigopiano, dove si percepiscono oltre trenta gradi. Il Pescara è alle corde anche fisicamente e gioca quasi solo con la volontà e la cattiveria agonistica ereditata da Colini, che assiste in tribuna. La gara si riapre a 7’ dalla sirena finale con il gol di Cavinato. Ma è un fuoco di paglia perché il Pescara resta in controllo della partita e trova il pokerissimo che stende i nerazzurri definitivamente con Canal da metà campo e 3’ mezzo dalla conclusione. Il crollo nervoso è inevitabile e arriva ineluttabile anche il quarto sigillo dell’ex Rescia (6-2) e addirittura il settimo gol di PC, ancora da lontano. A nulla serve la rete finale di De Oliveira, se non a premiare la prova personale del pivot di San Paolo, uno dei pochi a salvarsi in una serataccia che di certo il presidente Barbarossa cancellerà dal suo libro dei ricordi legati al futsal.
TABELLINO:
PESCARA – ACQUA&SAPONE EMMEGROSS 7-3 (pt 4-1)
PESCARA: Capuozzo, Dambrosio, Leggiero, Pc, Caputo, Rescia, Canal, Morgado, Chiavaroli, Nicolodi, Tatonetti, Ferri. All. Di Vittorio.
ACQUA&SAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Leitao, Mongelli, Cuzzolino, Calderolli, De Oliveira, Trusgnach, Caetano, Murilo, Coco, Baiocchi, Schiochet. All. Bellarte.
Arbitri: Manzione di Salerno, Sabatini di Bologna, Cursi di Jesi. Crono: Messina di Vasto.
Reti: pt 57’’ Rescia (P), 2’ PC (P), 6’34’’ e 12’26’’ Rescia (P), 14’03’’ Coco (A); nel st 13’10’’ Cavinato (A),16’34’’ Canal (P), 18’05’’ Rescia (P), 18’48’’ PC (P), 19’30’’ De Oliveira (A).
Ammoniti: Capuozzo (P), Rescia (P), Coco (A), Caputo (P), Morgado (P), PC (P).