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Pierluigi Bersani visita in Abruzzo: “Ci vuole un centrosinistra di combattimento” [VIDEO]

da Francesco Rapino

Pierluigi Bersani visita in Abruzzo: "Ci vuole un centrosinistra di combattimento"

Una riflessione sulla linea politica a Pescara, il sostegno al candidato sindaco di centrosinistra, Americo Di Benedetto, a L’Aquila

PESCARA – Pierluigi Bersani, leader del neonata realtà politica Art. Uno Mdp, è stato ieri in visita in Abruzzo. Nel pomeriggio ha presieduto a Pescara alle ore 17.30 il primo incontro abruzzese del Movimento Democratico e Progressista (Mdp) in programma nell’affollata Sala Consiliare a Palazzo di Città, con la partecipazione dell’onorevole Gianni Melilla, del sottosegretario alla Presidenza regionale e capogruppo di Art. Uno Abruzzo Mario Mazzocca, dell’assessore regionale Marinella Sclocco, e dei i consiglieri comunali Carlo Gaspari e Stefano Casciano.

Subito dopo si è recato a L’Aquila presso l’Auditorium Ance in viale Alcide De Gasperi 60 per sostenere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative, Americo Di Benedetto, la lista Democratici e Progressisti – Articolo Uno per L’Aquila e la coalizione civico-progressista, sono stati con lui l’onorevole Melilla ed il sottosegretario Mazzocca.

Sulle basi fondanti del Movimento esposte in Abruzzo:

“Intanto vogliamo ribadire che ci vuole un centrosinistra di combattimento, sennò continuano ad esserci delle demagogie inconcludenti. Questo centrosinistra di combattimento non può riassumersi nel Pd e nella politica renziana perché anzi in questi anni questa politica ha disamorato gli elettori di centrosinistra. Noi stiamo cercando di andarli a riprendere proponendo delle priorità e delle politiche diverse sulle politiche del lavoro, sui temi del sociale, sulla sanità, sul tema del fisco. Insomma, la sinistra esiste, bisogna interpretarla, bisogna esprimera come sinistra del Governo e oggi in Italia la sinistra di Governo e oggi in Italia la sinistra di Governo può essere solo nelle forme di un centrosinistra largo e plurale. Questa è una strada che il Pd ha abbandonato e bisogna invece riprenderla”.

La seconda tappa abruzzese è stata a L’Aquila, città che a sette anni dal sisma mostra ancora le ferite del terremoto:

“Io ho sempre seguito tutta la vicenda con grande passione, con grande simpatia. Non era partita bene la vicenda, aveva avuto dei guai nel primo imprinting, però adesso, a poco a poco, mi pare i problemi cominciano ad avere le sue risposte, è un tempo nuovo per questa splendida regione, bisogna incoraggiare L’Aquila per dargli un futuro perché bisogna che questa città torni ad essere bella e dopodichè questa vicenda aiuterà a ribadire la centralità di questa città con in dramma che ha vissuto”.

Il partito, nato lo scorso febbraio, trae il fondamento dall’Articolo 1 della Costituzione (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”), con il lavoro sempre in crisi e che ha visto negli ultimi mesi la disputa sui voucher:

“Il lavoro è investimenti e vuol dire diritti, il lavoro è troppo umiliato e troppo frantumato. Non vogliamo fare il diciotto, facciamo il diciassette e mezzo, ma bisogna riprendere in mano i diritti del lavoro. Questa cosa dei voucher è una roba cagionevole, farli per le famiglie e poi discuterli con le imprese e lavoratori e sindacati come utilizzarli al margine ed invece di abolire i voucher si è abolito il Referendum, si è aggirato il Referendum, si ripropongono i voucher in una forma vastissima che consentirà ancora una volta aggiramenti di ogni genere, quindi noi siamo contrarissimi a questa situazione”.

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