Dicembre, 2018

01dic18:3020:00Marcello Nicodemo e Una grossa fregatura alla Libreria De Luca a Chieti

una grossa fregatura 1 dicembre

Quando

(Sabato) 18:30 - 20:00

Dove

Libreria De Luca Chieti

Via Asinio Herio, 21, 66100 Chieti CH tel 0871 330261

Informazioni sull'evento

La Libreria De Luca di Chieti ospite Marcello Nicodemo nel suo dialogo con Arturo Bernava, ingresso libero. L'autore del libro "Una grossa fregatura" (edizioni il Viandante) sarà il 1° dicembre ore 18.30 nella libreria dove oltre a essere illustrato il volume ci sarà anche l'intervento musicale di Carlo Scampoli e quello di Alessio Tessitore che si occuperà delle letture. Ricordiamo che l'autore è stato protagonista lo scorso 20 ottobre a Palazzo Lepri di Chieti.

TRAMA

Colleverde, Abruzzo, Gennaio 2013. Peppino Canale, un vecchio commercialista vedovo di origine campana, ha avuto molti guai nella vita, fin da giovanissimo, da quando vide suo padre tornare dalla lunga prigionia nei Balcani macilento e sconfitto, svuotato, nemmeno l’ombra dell’uomo che aveva conosciuto da piccolissimo. A questa ferita, la sfortuna ne aggiungerà diverse altre, tanto da farlo vivere “come un naufrago, un sopravvissuto, che non osa sperare di più per paura di essere troppo deluso, uno a cui già avere la terra sotto i piedi, il sapore di un frutto sulla lingua, paiono eventi miracolosi”.

Una mattina Peppino, mentre incautamente porta il suo cagnolino a passeggio prestissimo, scivola su una piccola lastra di ghiaccio e rimane con gambe e braccia paralizzate. Stenta a credere che il destino gli abbia voluto riservare una nuova simile sventura. Nell’ospedale di Pescara passa giorni tremendi, eppure, preda di un immenso dolore e sconforto, riesce a non lamentarsi mai, ad essere “quel che è stato nella sua mente e nel suo cuore per tutta la vita... Forte fino in fondo”. Ma altre esistenze si incrociano con la sua, mentre vaga tra i ricordi del suo passato e i fantasmi delle allucinazioni causategli da dosi massicce di cortisone, passioni sublimi e miserie umane che il fato mescolerà in modo imprevedibile, quasi beffardo, nello svolgersi di “quel gioco crudele che è la vita”.