Agosto, 2018

E' un evento che si ripete

09ago18:3021:30Nicola Costanzo Sette ore e dieci minuti, mostra all'Aurum

Quando

(Giovedì) 18:30 - 21:30

Dove

Aurum Pescara

Largo Gardone Riviera, 65126 Pescara PE

Informazioni sull'evento

Dal 9 fino al 17 agosto all'Aurum di Pescara, mostra di Nicola Costanzo "Sette ore e dieci minuti. Traiettoria di libertà". L'evento, ideato e curato da Erminia Turilli, prodotto da Byblos 30years, è sostenuto dal MIBACT Archivio di Stato, dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, dal Comune di Montesilvano, dall'Aurum Fabbrica delle idee e da Solstizio-Equinozio Festival. Orario mostra 18.30-21.30.

A discutere del tema, a rispondere alla domanda: dove sono i nuovi d'Annunzio, ci saranno non solo dannunzisti, ma intellettuali che pensano a un futuro interessante per Gabriele d'Annunzio e per il territorio della Provincia di Pescara: Giovanni Di Iacovo, scrittore italiano e assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Licio di Biase, storico e responsabile Aurum, Francesco Maragno, sindaco di Montesilvano, Angela Maria Appignani, responsabile della Valorizzazione - Archivio di Stato di Pescara, Erminia Turilli, direttore di Byblos_30years Antonio Farchione, docente di Marketing nel corso di Laurea magistrale di Economia delle Imprese dell'Università Gabriele d' Annunzio di Pescara-Chieti, Francesco G. Nuvolari, architetto, scrittore, storico dell'Arte. Coordina il giornalista di Rai3 Antimo Amore.

L'evento è ispirato alla domanda, destinata a rimanere senza risposta, pubblicata del giornale social democratico l'Arbeiter Zeitung di Vienna, all'indomani del volo: Dove sono i nostri D'Annunzio? (D'Annunzio, che noi ritenevamo un uomo gonfio di presunzione, l'oratore pagato per la propaganda di guerra grande stile, ha dimostrato d'essere un uomo all'altezza del compito e un bravissimo ufficiale aviatore. Il difficile e faticoso volo da lui eseguito, nella sua non più giovane età, dimostra a sufficienza il valore del Poeta italiano che a noi certo non piace dipingere come un commediante. Anche tra noi si contano in gran numero quelli che allo scoppiar della guerra declamarono enfatiche poesie. Però nessuno di loro ha il coraggio di fare l'aviatore!).

Dove sono i nostri - nuovi D'Annunzio è una domanda che legittimamente, oggi, a cent'anni dal Volo su Vienna, possiamo porci anche noi italiani. E con questa anche altre domande: essere orgogliosi di appartenere al territorio di nascita, amanti e conoscitori attenti della propria storia, cultura, intenti a svolgere azioni pro, è ancora un valore? O nella società globalizzata, ovvero per i cittadini del mondo è invece out sottolineare questo sentimento? E, ancora, chi sono i nuovi d'Annunzio oggi in Italia? Dove possiamo rintracciare la sua eredità nella nostra società contemporanea: in quali ambiti artistici e tecnologici possiamo individuare le sue orme? Dove possiamo ritrovare il suo essere prolifico in ogni campo creativo, fuori dalla retorica che avvolge il suo personaggio. In una manifestazione fuori dal coro, in alto fra le nuvole, si potrà ripartire per cogliere, dopo 100 anni, in una traiettoria di levità, la sua mission possible di pace e di creatività, il folle volo che lo ha reso simile a Icaro. A tal riguardo Franca Minnucci, attrice e saggista, reciterà Icaro…alato nell'immensità da l' Alcyone. Al termine della manifestazione la voce di Alessia Martegiani e le chitarre di Maurizio Di Fulvio e Rossella Rezzolla daranno vita a In concerto.

Nicola Costanzo

Incisore xilografo, pittore e saggista, nato a Pescara risiede e lavora a Montesilvano. Alla fine degli anni Sessanta scopre, per via autonoma, il mondo dell’incisione frequentando un corso di xilografia, in Urbino, sotto la guida del maestro Pietro Sanchini. Dalla fine degli anni Sessanta si afferma come incisore ed inizia ad esporre. Numerose le personali, tra le quali quelle di Venezia, Udine, Roma, Ferrara, Messina, Mantova, Ascoli Piceno, Pescara, Sulmona, Chieti, Vasto, Milano.Molte le partecipazioni a prestigiose rassegne in Italia e all’estero: Premio Mazzacurati, teramo,1970,Artisti per Nuvolari, Mantova (2014, 2015,2016), Biennale internazionale per l'incisione, Acqui Terme (2005), V Biennale internazionale Il fuoco, Pechino (2008), Premio Sulmona (2014, 2016, 2017), Hommage à Jaques Callot, Epinal, Francia (1993), La Xilografia europea, Kochi, Giappone (1990), Videoesposizioni, New York, Miami, Figueras, Arles (2017, 2018), Visioni, Cripty Gallery, Londra, a cura di Vittorio Sgarbi (2017), Tempus fugit, Arte Expo Biennale delle Nazioni, Venezia (2018), Biennale internazionale E' CARTA della Fondazione Cariplo, Cassina Dé Pecchi, (2018), Eliancourt, (2018), Spazio Mantegna, Milano (2018). Al suo lavoro si sono interessati critici d’arte e intellettuali: Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Tranquillo Marangoni, Luigi Servolini, Enzo Di Martino, Renato Civello, Luigi Talarico, Giorgio Di Genova, Erminia Turilli, Luciano Luisi, Walter Mauro, Ivan D'Alberto, Lea Zappulla, Salvo Nugnes, Elena Gollini, Carlo Melloni, Giuseppe Rosato, Mario Pomilio, Corrado Gizzi, Igino Creati, Vincenzo Centorame, Ezio Sciarra, Antonio Zimarino. Le sue opere sono presenti nel Museo d’Arte Moderna Ca Pesaro, Venezia, Museo Sforzesco, Milano, Museo Castello dei Pio, Carpi, Museo Nuvolari, Mantova. Museo di Villa Croce, Genova; Museo Cascella, Pescara, Museo degli Artisti Abruzzesi, Castello di Nocciano, Museo della Stampa, Istanbul, Collezione Cavallini Sgarbi, Ferrara. La sabbia lieve e la filosofia dell'arte di Nicola Costanzo.

Nicola Costanzo dipinge dagli anni Sessanta. Ha prodotto quattrocento opere ed espone da cinquant'anni. La sua pittura è stata sempre attraversata da tensione esistenziale e dalla riflessione sul tema del tempo, ricorrente nei poeti classici: Sed fugit interea fugit irreparabile tempus (Virgilio, Georgiche, III libro), nei poeti del XVI secolo, Quando penso che tutto ciò che nasce/ Resta perfetto un solo breve istante, / E questa scena immensa offre solo fantasmi ( W. Shakespeare, Sonetti, XV) e nel Novecento, Come scorrea la calda sabbia lieve. Per entro il cavo della mano in ozio, /Il cor sentì che il giorno era più breve (G. d'Annunzio, La sabbia del tempo), ma presente anche nella canzone Tempus fugit del gruppo rock degli Yes : In the north sky time flies fast to the morning. La filosofia compositiva di Costanzo è basata sulla concezione di un tempo costituito da piccoli granelli di sabbia, destinati a disperdersi. Tutto per Costanzo è destinato a spezzarsi, a scomparire nella transitorietà, che tutto vincola e divide, che allaccia e polverizza, che avvolge e sbriciola via, in corsa verso new horizons. Il granello di sabbia lieve è l'esatto istante che crea una linea continua solo con punti (granelli) tutti in fila, che si dissolvono poi al contatto con l'inevitabile soffio di vento (destino). Il gran lavoro incisorio di Costanzo tendeva inizialmente a dare una struttura legante, un ordine al reale, ad accumulare i resti, a prendere, a contenere, ad enumerare, ma in seguito ha deciso di rappresentare solo contenitori di istanti, domini umani tesi a rappresentare l'attimo come "esatto incanto" (F. Manieri, 1986) mediante visioni astigmatiche, oniriche, fumose, allusivamente predittive. Questa filosofia di fondo fa da lente con la quale l'artista mette a fuoco la sua mission: ispezionare il mondo da continui spostamenti dei punti di osservazione, portando avanti una ricerca permanente. Sensibile ad apprendere modi e stili di correnti dell'Avanguardia (in particolare del Futurismo e Surrealismo), li rielabora in modo singolare ed autonomo. Approda infine a un segno forte e sicuro nell'incisione e nella pittura, in cui appaiono tecniche rovesciate e simmetriche: Yin e Yang, il negativo e il positivo, la terra e il cielo, la luna e il sole, la notte come incisione/invasione dentro il legno e il giorno, ovvero la pittura posata sulla tela, per costruire una possibile perfezione, inseguendo la totalità dell'uomo e delle cose (Erminia Turilli).