Maggio, 2018

13mag(mag 13)18:0020(mag 20)20:00Mira Di Cintio mostra medievale all'Aurum di Pescara

Mira Di Cintio dal 13 al 20 maggio mostra Aurum Pescara

Quando

13 (Domenica) 18:00 - 20 (Domenica) 20:00

Dove

Aurum Pescara

Largo Gardone Riviera, 65126 Pescara PE

Informazioni sull'evento

L'Aurum di Pescara ospita la mostra personale di Mira Di Cintio dal titolo "Cavalieri, dame e giullari". Domenica 13 maggio ci sarà l'inaugurazione alle ore 18 e a seguire buffet medievale, ingresso gratuito. Sarà presente Sara Iannetti, madrina dell’evento, che tramite la sua voce calda e suadente saprà condurre gli ospiti presenti nell’immaginario Medioevo pescarese. Con lei anche l’assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo, lo storico e saggista Licio Di Biase e il critico d’arte Maria Gabriella Ciaffarini. La mostra si potrà visitare fino al 20 maggio nei seguenti orari 10-12 e 16-19 tutti i giorni sempre a ingresso libero.

MIRA DI CINTIO

Pittrice e scultrice, al suo attivo già diverse mostre, Mira Di Cintio è un’artista che grazie alla sua curiosità e alla sua attitudine all’osservazione, ha attraversato varie trasformazioni alla ricerca di regole espressive aderenti alle emozioni provate. Per la realizzazione di questa mostra ha dedicato molto tempo alla ricostruzione storica di edifici, costumi, ruoli sociali, riuscendo a rendere su tela il prezioso intreccio di sogno e storia. Di particolare interesse la tecnica adoperata: l’uso di sabbie e strati di materiali come gesso e colla, tramite l’impiego disinvolto di pennelli, matite e spatole, che rendono, con effetti smaltati e vetrosi, le opere esposte veramente preziose e ricche di dettagli.

L'ANALISI DEL DOTT. COSTANZA

Il dott. Alessandro Costanza, presidente della Fondazione Costanza, ha così analizzato le sue opere: “Una forma di pitto scultura, che affonda le sue radici nel saper fare arte. Questa è la prerogativa dell’artista Mira Di Cintio. La pittrice e scultrice propone delle opere, che richiamano la tematica medievale. In ogni soggetto rappresentato è possibile scorgere cavalli e cavalieri, strutture architettoniche tipiche del periodo storico, così come giullari e personaggi che arricchiscono il contesto di un’elevata originalità. Da un’attenta analisi critica ci rendiamo conto, che il supporto pittorico, è trattato con base materica, dalla quale, emergono queste figurazioni archetipe, dai canoni e dalle proporzioni non classiche, bensì contemporanee e minimizzate allo scopo di evocare nella mente dello spettatore, l’emozione che l’artista vive nello stesso istante in cui esegue la lavorazione. Un’impronta eccezionale, se consideriamo che la superfice rappresentata, sia poi, uno scorcio; piccole chiazze di colore dalle tonalità limpide, a volte accese e altre pastello, costituiscono le “scene” vere e proprie. Come piccoli tasselli, in un susseguirsi di “attimi” di altri tempi, dal sapore però, contemporaneo. Si plaude alla creativa originalità”.