"Materiale umano", Costantino Di Sante presenta il libro a Pescara
05dic17:3019:30"Materiale umano", Costantino Di Sante presenta il libro a Pescara
Dettagli dell'evento
Un’esperienza che coinvolse circa 900mila lavoratori italiani, trasferiti nelle fabbriche e nei campi di lavoro del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale: una vicenda su cui poco
Dettagli dell'evento
Un’esperienza che coinvolse circa 900mila lavoratori italiani, trasferiti nelle fabbriche e nei campi di lavoro del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale: una vicenda su cui poco ha indagato la storiografia, ma che il volume scritto dallo storico Costantino Di Sante contribuisce a conoscere e analizzare.
Il testo, dal titolo “Materiale Umano. Testimonianze di militari e civili italiani sui lager, sulle fabbriche e sui campi di lavoro del Terzo Reich”, con prefazione di Brunello Mantelli (Novalogos Editore) sarà presentato dopodomani, 4 dicembre, alle 17,30, nella sede della Fondazione Pescarabruzzo, in corso Umberto I 83 a Pescara, su iniziativa della Fondazione Abruzzo Riforme e dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari (Anrp). Con l’autore dialogheranno il presidente dell’Anrp, Nicola Mattoscio; il professor Pasquale Iuso dell’Università di Teramo, presidente del Comitato scientifico di Abruzzo Riforme; il Segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri.
La ricerca realizzata da Di Sante si basa su una documentazione inedita, proveniente dall’archivio del Servizio Informazioni Militare (SIM), custodita nell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito italiano. Le testimonianze raccolte tra il 1943 e il 1945 abbracciano diverse categorie di lavoratori italiani: civili trasferiti in Germania, lavoratori volontari, antifascisti e partigiani rastrellati, militari italiani internati (IMI), disertori della Repubblica Sociale Italiana, diplomatici e addetti militari. Questa vasta documentazione offre una finestra unica sulle condizioni di vita e lavoro dei circa 900mila militari e civili italiani nel Reich nazista, gettando luce su aspetti finora poco esplorati.
Attraverso una rigorosa ricostruzione storica, emerge il ruolo cruciale del SIM che, dopo l’8 settembre 1943, collaborò con le intelligence alleate, fornendo informazioni chiave. Queste riguardavano le modalità di reclutamento e sfruttamento della manodopera italiana e straniera, il morale della popolazione tedesca, le condizioni del sistema produttivo e la localizzazione di impianti industriali strategici, contribuendo significativamente alle operazioni belliche.
Costantino Di Sante, dottorando presso l’Università degli Studi del Molise, responsabile scientifico del “Memoriale e del centro studi del campo di concentramento di Colfiorito (PG)”, collabora con l’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” di Milano e fa parte del comitato scientifico della Fondazione Abruzzo Riforme.
Nelle sue ricerche si è occupato di storia della Resistenza, dell’internamento e della deportazione dall’Italia, dell’occupazione della Jugoslavia e del colonialismo italiano in Libia. La sua ultima fatica rappresenta un contributo fondamentale alla comprensione di uno degli aspetti meno noti della storia italiana durante la Seconda guerra mondiale. La documentazione inedita non solo denuncia i crimini del nazifascismo, ma offre anche uno spunto di riflessione sul tema dello sfruttamento del lavoro, che resta centrale nei conflitti moderni.
Quando
5 dicembre 2024 17:30 - 19:30(GMT+01:00)
Dove
Fondazione Pescarabruzzo
Corso Umberto I, 83, 65122 Pescara PE