Sarà protagonista con lo spettacolo "Sogno e son desto". E ospite d'eccezione della Perdonanza Celestiniana Massimo Ranieri, all'anagrafe Giovanni Calone, nasca e Napoli il 3 maggio 1951. A soli 13 anni con lo pseudonimo di Gianni Rock incide il suo primo disco e sbarca a New York in tournèe come spalla di Sergio Bruni. Nella Canzonissima del 1966 canta ‘L'amore è una cosa meravigliosa'. Un anno dopo vince il Cantagiro nel girone B dedicato alle giovani promesse con "Pietà per chi ti ama". Il 1969 é l'anno della sua consacrazione. Si ripresenta a Sanremo con 'Quando l'amore diventa poesia' in coppia con Orietta Berti e di nuovo al Cantagiro vincendolo con ‘Rose rosse'. A Canzonissima arriva al secondo posto con ‘Se bruciasse la città'. Esce il suo primo LP. Negli Anni 70 tanti successi, da "O surdato innamorato" a "Erba di casa mia". Gli Anni '80 sono segnati dal suo incontro con Giorgio Strehler, ma anche dalla sua vittoria al Festival di Sanremo nel 1988 con il brano "Perdere l'amore". Teatro e musica: due grandi passioni che  lo accompagnano fino ai giorni nostri attraverso successi e riconoscimenti, come attore e regista. Con più di quattordici milioni di dischi venduti, è tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi nel mondo.

Sogno e son desto

Lo spettacolo é stato scritto da Gualtiero Peirce e da Massimo Ranieri. Dal titolo giocoso e provocatorio, non vuole essere dedicato ai vincitori e agli eroi ma agli ultimi e ai sognatori. Gli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele o dal teatro di Eduardo De Filippo e Nino Taranto. Tra canzoni e monologhi non mancheranno i colpi di teatro. Nel recital Ranieri andrà oltre il repertorio della canzone napoletana, interpretando brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali. Da Fabrizio De Andrè a Francesco Guccini, da Charles Aznavour a Violeta Parra. Orchestra composta da Massimiliano Rosati (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Mario Guarini (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (sax). Maestro d'armi Renzo Musmeci Greco. Luci Maurizio Fabretti.

Ingresso libero