Sabato prossimo 21 Luglio a Popoli debutta il nuovo spettacolo del Drammateatro Hamlet, liberamente ispirato ad uno dei testi più famosi e conosciuti di William Shakespeare, per la drammaturgia e la regia di Claudio Di Scanno. E debutta nel teatro comunale di Popoli alle sue ultime fasi di ristrutturazione, scelto dal regista abruzzese per la sua attuale caratteristica di luogo vuoto, scarno, aperto alle suggestioni di campi lunghi e primi piano di stampo cinematografico ma dalla forte fisicità e pregnanza del teatro.

Un luogo ideale ideale per collocarvi uno spettacolo densamente popolato dai fantasmi e dalle ossessioni che popolano la mente di Amleto, forse il personaggio più emblematico e rappresentativo della grande produzione letteraria e teatrale di Shakespeare. La cui vicenda è famosa, tanto che Amleto è un vero e proprio archetipo della cultura occidentale. Una profonda riflessione sull'essere, sulla natura umana al cospetto degli intrighi del potere, ma anche una riflessione sul teatro come veicolo di sincerità.

Ed è infatti la dimensione metateatrale, insita nel testo shakesperiano, a caratterizzare la riscrittura operata da Claudio Di Scanno con il dichiarato obiettivo di una drammaturgia dell'ambiguità scenica dove gli attori sono loro stessi e nel contempo gli attori della recita a corte che narrano attraverso forti sintesi sceniche la vicenda del Principe di Danimarca.

Claudio Di Scanno: "Sulla pazzia di Amleto ci si è molto interrogati, ciò che realmente emerge però è il dubbio sulla sua vera o presunta pazzia. Forse è nel balletto del vero o presunto che emerge l'intuizione di costruire con gli attori una drammaturgia dove sia l'ambiguità a muovere la macchina teatrale. Se Amleto fosse pazzo allora tutto rientrerebbe in una sorta di normalità dei comportamenti, dei pensieri, dell'uso che Amleto fa dei sentimenti e delle pulsioni emotive. Ma se Amleto finge con forte sincerità la pazzia allora tutto diventa perturbante, come perturbante è la finzione sincera dell'attore che produce commozione e verità sui comportamenti dell'uomo, sugli intrighi a corte, sull'amore e sulla morte. E' proprio quest senso di ambiguità che impregna il testo di Shakespeare ad impregnare la scena del gioco metateatrale che informa lo spettacolo".

In scena la perturbante Susanna Costaglione, il maturo Mauro Marino e la giovane ed intensa Beatrice Giovani, con musiche dal vivo di Marco Di Blasio che utilizza con disinvoltura e presenza scenica fisarmonica, bandoneon e altri strumenti musicali.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Dopo il debutto del 21 lo spettacolo replicherà fino al 29 Luglio (ad eccezione di martedì 24), alle ore 21,15. Lo spettacolo ha una struttura scenica particolare e comprede un numero limitato di spettatori, pertanto è necessaria la prenotazione telefonica al 347.7937963.