Ottobre, 2019

12ott18:0020:00A Palazzo De’Mayo a Chieti presentazione di Gabriele d’Annunzio e la Costa dei trabocchi

abriele d’Annunzio e la Costa dei trabocchi

Quando

(Sabato) 18:00 - 20:00

Dove

Palazzo de Mayo

Largo Martiri della Libertà, 1, 66100 Chieti CH

Informazioni sull'evento

Sabato 12 ottobre, alle ore 18:00, presentazione a Chieti del documentario “Gabriele d’Annunzio e la Costa dei trabocchi”, per la regia di Anna Cavasinni, nell’auditorium di Palazzo De’ Mayo. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

L’evento, con la proiezione dell’importante documentario, è stato possibile grazie all’ospitalità della Fondazione del Banco di Napoli ed alla collaborazione offerta dall’Associazione “Noi del G. B. Vico”. Parteciperanno all'incontro l’autrice Anna Cavasinni, il Vice presidente vicario della Camera di Commercio di Chieti Pescara Lido Legnini, il Presidente dell’Associazione “Noi del G.B. Vico” Stefano Marchionno e il Presidente dell’Associazione Territori Link Fabrizio Franceschelli.

“Gabriele d’Annunzio e la Costa dei trabocchi” è il titolo del dvd uscito durante l’estate nelle edicole e nelle migliori librerie abruzzesi dopo due anni di intenso lavoro. Editata sia in italiano che in inglese per rispondere a finalità turistiche, l’opera si è avvalsa del sostegno della Camera di Commercio di Chieti Pescara, della collaborazione di numerosi enti, associazioni locali e appassionati, e della presenza di vari studiosi, ricercatori e traboccanti tra i quali Pietro Cupido, Fernando De Rosa, Licio Di Biase, Franco Di Tizio, Daniela Garofalo, Tobia Iodice, Franco Cicchetti.

Anna Cavasinni è la stessa che negli anni scorsi ha realizzato, insieme a Fabrizio Franceschelli, i documentari Il treno degli altipiani, Il Volto ritrovato di Gesù, Transumanze d’Europa, la lunga e complessa serie di documentari La guerra in casa, ecc. L’autrice è regista RAI, giornalista, antropologa, amante del mare Adriatico sul quale ha in passato girato diversi documentari tra i quali spiccano La tonnara di Bertino (1987), la donna del mare (2012), la Costa dei trabocchi (2012) e molti servizi televisivi girati in tutta Italia con il programma Linea Blu di RAI 1.

Il documentario “Gabriele d’Annunzio e la Costa dei trabocchi” è stato presentato la prima volta a S. Vito Chietino il 22 agosto presso il Teatro dei Due pini, riscuotendo un caloroso successo: in esso, si parla di poeti, pittori, scultori, musicisti, giornalisti e fotografi del Cenacolo michettiano (nato a Francavilla al Mare nel 1880 grazie ai noti personaggi Francesco Paolo Michetti, Gabriele d’Annunzio, Francesco Paolo Tosti e Costantino Barbella). Nel racconto sono inserite le melodie del grande compositore ortonese, si ammirano le tele e le foto del grande artista francavillese, si entra nel Museo “Costantino Barbella” di Chieti per scoprire alcune opere dello scultore, si riflette su brani tratti da opere di G. d’Annunzio e su riflessioni estratte da alcune sue lettere. Per quanto riguarda poi l’aspetto paesaggistico, storico e tecnico dei trabocchi, vengono simultaneamente trattati la nascita e lo sviluppo di queste originali macchine da pesca fra Ortona, S. Vito Chietino, Rocca S. Giovanni, Fossacesia, Torino Di Sangro, Casalbordino e Vasto.

Si tratta, dunque, di un lungo e articolato viaggio di 70 chilometri che in poco più di un’ora e un quarto racconta la nascita e la giovinezza di Gabriele d’Annunzio che, già adolescente, si proietta nei fermenti di un’Italia finalmente unita e di un Abruzzo che esce dall’isolamento e sperimenta l’entusiasmante nascita di nuove vie di comunicazione e di nuovi rapporti nazionali e internazionali. Perno del racconto è la storia d’amore di Gabriele d’Annunzio e Barbara Leoni presso l’Eremo di S. Vito Chietino, ma non solo. Si citano le escursioni dei cenobiarchi tra Casalbordino, Fossacesia, Cocullo, Scanno, ecc., si descrivono le modalità di costruzione e di manutenzione di un trabocco ancora oggi praticate da alcuni traboccanti legati a tecniche e materiali tradizionali.

Due anni di impegnativo lavoro sono stati necessari, nelle varie stagioni, con riprese da terra, dal mare, dal cielo e subacquee, per realizzare questo piccolo gioiello che per primo ha trovato la chiave necessaria a raccontare in modo organico quanto la marina pescarese e quella teatina siano intimamente connesse non solo sul piano geografico e paesaggistico, ma anche su quello storico e culturale.