Novembre, 2018

15nov17:4519:30Chieti – Gli anni Sessanta e Settanta tra Politica e Cultura presso il Convitto GB Vico

gli anni sessanta e settanta tra politica e cultura

Quando

(Giovedì) 17:45 - 19:30

Dove

Convitto Nazionale Gb Vico

Corso Marrucino, 135, 66100 Chieti CH

Informazioni sull'evento

Giovedì 15 novembre, alle ore 17:45, presso l’Aula Donazione Manzini del Convitto Nazionale G.B. Vico di Chieti, le Associazioni “Noi del G.B. Vico” e “Chieti Nuova 3 Febbraio” organizzano un incontro-dibattito intitolato: “Chieti – Gli anni Sessanta e Settanta tra Politica e Cultura”.

I lavori, introdotti e coordinati dai Presidenti delle due Associazioni, vedranno la partecipazione di Franco Rositi, Tiziano Bellelli e Giacomo D'Angelo, tra i promotori del Gruppo Esprit e del periodico “Il Dibattito”, e di Roberto Leombroni, docente di Storia e Filosofia.

Nel corso degli anni Sessanta, in Italia sorsero numerosi gruppi di partecipazione politica ed anche a Chieti fece breccia l’idea di far politica non solo mediante partiti e movimenti, ma anche mediante piccoli cenacoli riflessivi che irradiassero al loro intorno un orientamento critico e aperto alla conoscenza politica: nel Capoluogo Teatino vi è stata una stagione, piuttosto lunga, in cui gruppi consistenti di giovani e meno giovani sono stati coinvolti in appassionanti iniziative culturali, discussioni, lotte, manifestazioni e scioperi.

In particolare, le relazioni e le riflessioni avranno ad oggetto il gruppo Esprit di Chieti (fu tra i primissimi gruppi politici spontanei a base provinciale), mettendo in risalto la figura del compianto Enzo Ciammaglichella, che fu fra i primi a cogliere l’idea che i partiti non fossero sufficienti a raccogliere tutto il potenziale di partecipazione politica e che fossero insufficienti per comprendere le aspirazioni al pensiero critico che lo stesso sviluppo economico aveva sollecitato al di là delle tradizionali élites intellettuali; nel giugno 1969, nacque il foglio “Il dibattito” mezzo attraverso il quale venivano affrontati i problemi regionali con resoconti, tra gli altri, sull’occupazione delle fabbriche, sul movimento studentesco, sulle vicende della chiesa locale e dei partiti politici, con uno sguardo sempre attento, rivolto agli eventi nazionali e internazionali, dal pacifismo alla questione femminile, ai problemi del post-Concilio in Italia, al rapporto tra coscienza religiosa e impegno politico.