Il tema balza di prepotente attualità anche a Pescara
Il “Comitato per la sicurezza dei cittadini e la legalità” si dice favorevole.
Proprio mentre in parlamento si discute l’approvazione di un’eventuale legge che permetta la creazione di ronde composte da comuni cittadini, prende la parola chi, da un anno e mezzo, a Pescara, ha intrapreso questa strada.
Massimo Pietrangeli, coordinatore locale del “Comitato per la sicurezza dei cittadini e la legalità”, ha affermato ieri che la sua associazione sta organizzando anche a Pescara una fitta rete di controllo e prevenzione della criminalità che si basa sull’attenzione di tutti i cittadini residenti.
“Non chiediamo ai cittadini di sostituirsi alle forze dell’ordine”, afferma Pietrangeli, “ma semplicemente di darsi reciproco aiuto collaborando alla nostra iniziativa.
Se qualcuno nota situazioni sospette, furti, violenze, può segnalarlo in maniera del tutto anonima a noi, che verificheremo di persona e inoltreremo tali indicazioni alle forze di polizia.
Molte volte, c’è chi ha paura di esporsi e di subire delle ritorsioni da parte degli autori del crimine a cui assistono.
Per questo motivo rimangono in silenzio.
Vogliamo essere d’aiuto alle forze di polizia già presenti, ovviamente non ci proponiamo di fare uso della forza, inoltre vogliamo farci riconoscere, a livello nazionale, come una associazione legittimata ad agire.
Attendiamo gli esiti della legge che sembra stia per essere attuata in parlamento sulle ronde: in quel caso non ci limiteremo ad una semplice segnalazione, ma sarà possibile creare in maniera più organizzata dei veri e propri gruppi di persone attivi sul territorio”.
I membri Pescaresi dell’associazione stanno ampliando il loro raggio di azione, per mettere sotto il loro controllo l’intero territorio della città di Pescara.
Riguardo all’addestramento e alla composizione delle eventuali ronde, non azzardano previsioni: “Ci atterremo alle leggi che verranno promulgate in materia”, è la risposta che danno in merito tutti i principali esponenti.
Non vi sono dunque lumi, (ma questo è un fatto di portata nazionale), su come entreranno in azione e fino a che punto saranno legittimate ad agire le ronde; riguardo all’ “Associazione per la sicurezza dei cittadini e la legalità”, c’è di certo che i criteri di azione saranno uniformi all’interno di questo movimento nell’ambito di tutto il territorio nazionale.
Il comitato pescarese fa capo, a livello nazionale, al generale Pappalardo, già in forza al comando dei Carabinieri, che in passato ha ricoperto anche cariche politiche come quella di sottosegratario alle finanze e membro della commissione stragi e terrorismo.
Iniziative simili sono state intraprese, negli ultimi giorni, dall’esponente del “Circolo del buon governo” Davide Aracu.
Tra le esperienze susseguitesi in materia di cittadini-vigilantes, ricordiamo anche quelle dei “city angels”, (per un breve periodo operanti anche a Pescara) e quella delle “ronde padane” promosse dalla lega nord, in un territorio in cui la microcriminalità si manifesta in maniera preoccupante.
Andrea Russo