PESCARA – All’alba di ieri mattina la Polizia municipale di Pescara, coordinata dal maggiore Maurizio Di Donato, ha condotto una operazione per ripristinare le opportune misure di sicurezza sul territorio . Quattro accampamenti abusivi dislocati sul territorio sono stati smantellati, con il reperimento di 6 cittadini stranieri accompagnati in Questura per l’identificazione di rito e l’adozione dei provvedimenti del caso.
Il sindaco Albore Mascia ha spiegato che nei giorni scorsi erano pervenute all’amministrazione comunale delle segnalazioni, indirizzate dai cittadini e anche dal Presidente della Commissione Sicurezza sul territorio Armando Foschi, circa la presenza di accampamenti abusivi, improvvisati, sparsi in vari punti della città, talvolta veri e propri bivacchi a cielo aperto, coperti di notte solo da una tenda, altre volte con l’occupazione di ruderi e giacigli improvvisati, con materassi gettati a terra tra rifiuti di ogni genere, creando una situazione di evidente disagio nella popolazione residente tutt’attorno.
Ha detto ancora il sindaco:
la Polizia municipale ha prima effettuato dei sopralluoghi ricognitivi accertando l’effettiva problematica, individuando gli accampamenti stessi, per poi riportare quanto verificato all’attenzione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza e stamane è scattato il blitz che ha visto impegnati 6 agenti di Polizia municipale, con il maggiore Di Donato, 4 unità della Guardia di Finanza, 5 del Corpo Forestale dello Stato, 2 Carabinieri e diverse pattuglie della Polizia di Stato. E uno dopo l’altro sono stati smantellati gli accampamenti: il primo è stato quello dislocato all’interno della pinetina nord, a ridosso della strada-parco e del Comando della Forestale, dove sono stati rintracciati 4 cittadini, di cui tre rumeni e un senegalese, tre uomini e una donna, tutti accompagnati in Questura.
Poi la squadra si è spostata in via Magellano, presso l’ex deposito di banane andato a fuoco alcuni anni fa, e oggi trasformato in rifugio per disperati: all’interno le Forze dell’Ordine hanno rintracciato un quinto rumeno. Ma la situazione di maggior degrado è stata individuata in via Andrea Doria, presso il manufatto abbandonato dell’ex ristorante Franco, di proprietà privata, dove a terra, tra materassi, animali di ogni genere, escrementi, rifiuti e tracce di urina, è stato trovato un sesto rumeno addormentato.
Non sono stati trovati cittadini, ma evidenti segni di presenze notturne, all’interno dell’ex Cofa, sul lungomare sud, e in un vecchio rudere di via Gran Sasso, dove a terra c’erano materassi e alcuni indumenti lasciati ad asciugare.
Per gli edifici di via Andrea Doria e via Gran Sasso, la Polizia municipale ha già provveduto in mattinata a individuare i proprietari sollecitandoli a ripristinare le opportune misure di sicurezza, ossia murando i varchi di accesso all’interno dei manufatti e, nel caso di via Andrea Doria, anche a effettuare la bonifica del sito per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie. Nei prossimi giorni ovviamente gli agenti effettueranno i controlli per accertare che tali disposizioni siano state rispettate, mentre scatteranno nuovi blitz presso altri accampamenti già segnalati.